Il comportamento sessuale umano è condizionato da numerosi fattori fisici, psichici e culturali che lo rendono assai sensibile alle influenze ambientali.
Sessualità maschile
La sessualità maschile è qualcosa di molto più complesso e difficile di quella femminile anche se, apparentemente, sembrerebbe vero il contrario. Infatti, studi recenti hanno dimostrato che, inizialmente, tutti gli embrioni sono di sesso femminile e soltanto in una seconda fase (dopo circa sei settimane), si ha la determinazione del sesso maschile. Questa ritardata evoluzione si rispecchia poi durante tutta la vita influenzando un po' l'intero comportamento sessuale maschile che rimane particolarmente sensibile a eventuali influenze di tipo negativo, capaci di bloccare la normale evoluzione sessuale.
Nel maschio la dissociazione fra istinto e desiderio può apparire più accentuata che nella femmina. L'istinto è quell'insieme di fattori che sono legati all'attività del nostro organismo: tessuti (particolarmente nervoso), organi, apparati (endocrino, circolatorio) che permettono al nostro corpo di potere svolgere normalmente la sua attività sessuale. Nel desiderio confluiscono invece i fattori psichici, affettivi, emotivi, culturali che sostengono e ''preparano" il terreno all'attuazione di quelle che saranno poi le manifestazioni istintive. Nell'attuazione completa e armoniosa della sessualità maschile si ha una completa fusione fra istinto e desiderio: il desiderio, con le sue componenti culturali, emotive e inconsce, viene stimolato e rinforzato da quelle che sono le convinzioni culturali della società. È proprio in relazione a queste convinzioni culturali che nascono i concetti di normalità e anormalità sessuale. Cosa si intende per normalità sessuale? Gli studiosi che si sono dedicati a questo tipo di ricerche (basta ricordare i più famosi, Kinsey, Masters e Johnson) distinguono due tipi di normalità: quella statistica e quella soggettiva.
La normalità statistica è quella che rispecchia l'attività sessuale della maggioranza della popolazione. Di conseguenza, l'attività sessuale eterosessuale viene considerata normale, in quanto rispecchia appunto il comportamento del maggior numero dei membri di una popolazione.
La normalità soggettiva rispecchia invece lo stato d'animo del singolo, del suo modo di vivere la propria sessualità. Pertanto viene considerata "normale" un'attività sessuale che dà piena soddisfazione a chi la pratica. Questo tipo di "normalità" è molto difficile da definire poiché può anche coincidere con comportamenti che possono venire considerati
non del tutto accettabili. Il rapporto Kinsey sulla sessualità maschile e femminile, infatti, ha rilevato come all'interno della cosiddetta normalità statistica si potevano osservare comportamenti che avrebbero potuto anche essere valutati come devianti.
Da un punto di vista strettamente fisiologico il ciclo sessuale si attua attraverso una serie di fasi: inizia l'impulso sessuale, legato strettamente alla componente fisica (apparato genitale, circolatorio, nervoso, endocrino) che innesca, a sua volta, la componente più strettamente psichica ed emotiva (desiderio). In questa fase l'oggetto del desiderio scatena un insieme di modificazioni che portano all'erezione. Successivamente, dopo la penetrazione nell'organismo femminile, si raggiunge la fase orgasmica, con il massimo di eccitazione, a cui fa seguito l'eiaculazione (emissione dello sperma) e la fase di rilascio muscolare e psicologico (periodo refrattario). Durante questo periodo, che può avere una durata variabile, l'individuo non è in grado di avere un altro rapporto sessuale.
Quello sopra descritto è il comportamento tipico di un uomo fisicamente e psicologicamente sano. Tuttavia sono molte le cause che possono bloccare una normale capacità sessuale. I problemi che più spesso interessano l'attività sessuale maschile sono, in pratica, di tre tipi: relativi alla capacità di erezione (impotenza); relativi all'eiaculazione precoce; relativi all'eiaculazione ritardata.
Impotenza - Se ne possono considerare di tipi diversi: abbiamo così un'impotenza primaria (quando l'individuo non ha mai avuto un'erezione sin dagli inizi della sua vita sessuale), un'impotenza secondaria (allorché l'individuo ha avuto per un certo periodo della sua vita un'attività sessuale normale), un'impotenza selettiva (nel caso in cui l'individuo sia sessualmente normale con una donna e impotente con un'altra), un'impotenza saltuaria (quando si verifica soltanto in qualche caso o situazione).
Da questo punto di vista bisogna sempre ricordare (prima di parlare di impotenza) che qualsiasi individuo, durante un rapporto sessuale, è psicologicamente molto sensibile. Basta così un'interferenza anche minima (un'osservazione della partner, un certo ambiente ecc.) per bloccare l'erezione in un individuo perfettamente normale.
L'impotenza, poi, relativamente alle cause che la provocano, può essere di tipo organico o psicologico (impotenza psicogena).
Cause organiche - Le cause organiche più frequenti sono il diabete (circa il 50% dei casi di diabete finisce con l'accusare un diverso grado di impotenza), lesioni di tipo neurologico (sclerosi a placche, lesioni al midollo spinale), alterazioni endocrinologiche. Anche vari tipi di intossicazioni (dovute ad abuso di alcol, tabacco, droghe, composti chimici utilizzati nell'industria, barbiturici, ipotensivi, taluni antidepressivi), influenzano le capacità di erezione e possono causare varie forme di impotenza.
Cause psicologiche - L'impotenza psicogena è legata all'esistenza di conflitti che possono essere limitati all'individuo (conflitti inconsci intrapsichici) oppure riguardare rapporti con altre persone (conflitti interpersonali) o avere carattere sociale ed essere legati a una insufficiente (o errata o addirittura inesistente) educazione sessuale.
I conflitti infrapsichici sono legati a complessi che si sono venuti formando durante la vita infantile per cui la donna o, più ampiamente, la vita sessuale, viene considerata come qualcosa di minaccioso, pericoloso, vergognoso. L'organo sessuale femminile è vissuto come una "trappola" pericolosa ecc. In queste condizioni l'erezione, naturalmente, non potrà mai verificarsi giacché sarebbe considerata come la manifestazione visibile di una colpa. Nei conflitti con le altre persone (coniuge, amica ecc.) o con gruppi sociali, la tensione psicologica può raggiungere un'intensità tale da bloccare qualsiasi forma di erezione.
Le varie terapie - La terapia delle varie forme di impotenza varia in rapporto alle cause che l'hanno provocata. Così, se l'incapacità di una normale erezione è legata alla presenza di una malattia organica specifica (diabete, alterazioni endocrine ecc.), bisognerà provvedere all'eliminazione di questa. Nei casi di impotenza psicologica, le uniche terapie sono quelle di psicologia del profondo, in grado di rimuovere i complessi e gli eventuali sensi di colpa e consentire in tale modo una vita sessuale normale.
Eiaculazione precoce - Può essere precocissima (eiaculatio ante portas) tale da non consentire neppure una normale penetrazione, oppure più tardiva, ma comunque incapace di dare alla partner una normale soddisfazione sessuale.
Le cause dell'eiaculazione precoce possono essere, come per l'impotenza, organiche e psichiche: le prime sono soprattutto legate ad alcune malattie del sistema nervoso, alla presenza di uretriti o prostatiti trascurate. Tuttavia, la causa molto più frequente è quella psicologica: in genere, i soggetti che presentano il fenomeno dell'eiaculazione precoce sono individui fortemente ansiosi, in cui la necessità di dimostrare a se stessi e alla partner le proprie capacità sessuali finisce con l'aggravare ulteriormente il disturbo. In questo caso la terapia è psicologica, si possono somministrare anche taluni psicofarmaci che permettono di ottenere una specie di controllo farmacologico di quella catena di atti riflessi che porta all'eiaculazione.
Eiaculazione ritardata - Si tratta di un problema sessuale che si verifica piuttosto raramente. Anche in questo caso si hanno vari gradi, da un ritardo appena accennato alla impossibilità di avere una eiaculazione durante un normale rapporto sessuale. Per ora non esiste una particolare forma di terapia.
Sessualità femminile
Come in quella maschile esistono fattori organici e psicologici. A livello fisico, nel comportamento della donna allo stimolo sessuale si possono differenziare quattro fasi, che sono, entro certi limiti, sovrapponibili a quelle dell'uomo. Nella prima fase i fenomeni sono di tipo vaginale, nella seconda (plateau) le reazioni sono prevalentemente di tipo extragenitale (aumentata frequenza cardiaca, respiratoria, sudorazione, reazioni cutanee ecc.), la terza fase è caratterizzata da manifestazioni di tipo orgasmico mentre nella quarta si ha la fase di rilasciamento. Questa quarta fase è quella che presenta la maggior differenza fra uomo e donna: nel primo, infatti, può prolungarsi anche per alcune ore, mentre nella seconda, in condizioni favorevoli, può anche non esistere del tutto e consentire la ripetizione immediata dell'orgasmo. Manifestazioni orgasmiche possono interessare anche l'utero che reagisce con delle contrazioni, responsabili, talvolta, di alcuni dolori al basso ventre subito dopo un rapporto sessuale. Per questo motivo, in taluni casi, il rapporto sessuale completo può essere controindicato durante le prime fasi di una gravidanza per evitare il rischio di un aborto spontaneo.
Nella sessualità femminile i fattori psicologici hanno un valore ancora maggiore che nell'uomo. Così, fattori capaci di provocare reazioni ansiose incidono profondamente sulla reazione sessuale femminile. Ugualmente, nella donna ha grande importanza il poter fare coincidere la sua immagine ideale dell'amore con quello che è l'elemento reale; la mancata coincidenza fra i due aspetti può portare a una carenza della risposta sessuale.
Attualmente, la dissociazione fra l'aspetto puramente procreativo e quello più propriamente sessuale ha consentito alla donna un completo recupero di quella che è la sua potenzialità sessuale, nettamente superiore a quella maschile.
Anche la sessualità femminile presenta alcuni disturbi.
Frigidità - È un termine che si riferisce a diverse reazioni. Secondo taluni implica l'assenza del desiderio, secondo altri quella del piacere, per altri ancora riguarda l'assenza del godimento vaginale. Oggi, invece del termine generico di "frigidità", si preferisce parlare di disturbi del desiderio sessuale, dell'eccitazione, dell'orgasmo.
Disturbi del desiderio - Possono essere primari o secondari, parziali o totali. Un'assenza primaria del desiderio indica la presenza o di alterazioni organiche o di disturbi psicologici molto gravi. Generalmente, tuttavia, l'assenza del desiderio è sempre secondaria: inizialmente presente, si è poi attenuato o è addirittura scomparso per il succedersi nella vita della donna di determinati avvenimenti: dissapori coniugali, errori nel
comportamento del coniuge, sequele di gravidanze uso di determinati farmaci. Esistono poi disturbi del desiderio di tipo selettivo: una donna non prova nessuna attrazione sessuale per un certo tipo di uomo, mentre prova un desiderio violentissimo per un altro eccetera. La terapia dei disturbi del desiderio è quasi esclusivamente di tipo psicologico (psicoterapia).
Disturbi dell'eccitazione - Sono soprattutto presenti in donne che presentano un grado molto elevato di autocontrollo e si sono abituate a reprimere il proprio desiderio erotico naturale. Disturbi dell'eccitazione si hanno anche in donne con una ipersensibilità clitoridea per cui il limite fra piacere e dolore è molto vicino. Disturbi dell'eccitazione possono anche essere associati a un errato comportamento sessuale dell'uomo che non sa comprendere le necessità sessuali della partner.
Disturbi dell'orgasmo - Sono legati a molteplici fattori sia di tipo organico (presenza di una sclerosi, di un diabete ecc.) che di tipo psicologico (complessi, errato rapporto di coppia, errati rapporti con la madre, alterati rapporti sul lavoro, sociali, stress eccessivi). La terapia è molto ampia: va da trattamenti puramente medici diretti a eliminare la malattia organica responsabile, a terapie riflessologiche per ristabilire la capacità di reazione, a trattamenti psicoterapeutici.
Altre alterazioni della sessualità - Si hanno poi nella donna altri tre tipi di alterazioni della sessualità, che non sono legati al desiderio o all'orgasmo; vediamo quali sono.
Vaginismo - È una contrazione muscolare della vagina che rende impossibile un normale rapporto sessuale. È sempre legato a intense reazioni emotive, soprattutto in giovani donne che hanno subito qualche esperienza traumatica durante il periodo infantile.
Dispareunia - È il coito doloroso. Può avere una causa fìsica (utero retroverso, annessite, cervicite, lesione del collo dell'utero) o psichica. In quest'ultimo caso i sintomi sono rappresentati soprattutto da bruciori, pruriti, dolori di tipo sordo. La terapia è medica, quando esistono lesioni organiche; allorché siano presenti invece fattori psichici la terapia è psicologica.
Ninfomania - È una vera e propria patologia sessuale. La donna che ne è colpita prova un impulso sessuale assolutamente irresistibile. La terapia è esclusivamente psichiatrica.
Le norme igieniche da seguire - Oltre alle terapie specifiche, per una buona attività sessuale, si possono poi seguire alcune norme igieniche generali. Tutti quelli che soffrono di disturbi sessuali si dovrebbero prefiggere di compiere ogni giorno qualche attività fisica (passeggiate, esercizi ginnastici, respiratori ecc.) tale da permettere di conservare in perfetta forma apparato muscolare, cardiocircolatorio e respiratorio, direttamente coinvolti anche nell'attività sessuale. È poi consigliabile imporsi una disciplina negli orari, nel lavoro, nel controllo delle bevande alcoliche e del fumo. Per i pazienti che soffrono di disturbi sessuali legati a stati di ipereccitazioni e ansia i cibi consigliati comprendono il riso, il pane biscottato, il pesce (di fiume), legumi, patate, frutta cotta, frutta fresca. La carne deve essere limitata. Fra le bevande sono raccomandabili il latte, le tisane di camomilla, i succhi di frutta. Per le forme di impotenza nell'uomo (o di incapacità di conseguire l'orgasmo nella donna) sarà bene introdurre nella dieta anche avena e germi di frumento per la loro azione stimolante sui processi metabolici dovuta al contenuto in vitamina A ed E.
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