La scienza attuale ha dimostrato che l'inquinamento provoca gravi ed estese malattie con forme diverse e sempre più difficili da diagnosticare.
Le conseguenze del superaffollamento - Tra i fattori di "inquinamento" in senso lato, il più nascosto e di difficile comprensione è quello legato all'eccessivo affollamento delle grandi aree urbane. Le ricerche condotte in questi ultimi anni hanno dimostrato che l'affollamento eccessivo agisce in maniera realmente pericolosa sugli individui. Le conseguenze più gravi sono a livello psichico e fisico. Dal punto di vista psicologico, la vita di grandi masse in ambienti relativamente ristretti, la carenza di spazi verdi, l'incrociarsi di vari altri fattori inquinanti (rumore, smog ecc.) finiscono con innescare delle forme di aggressività che si scatenano poi in grandi fenomeni di massa (per esempio, assalto alle strutture pubbliche, distruzione di mezzi pubblici, atti di violenza in occasioni di manifestazioni sia sportive sia di altro tipo) oppure nelle reazioni di violenza individuale (intolleranza, minaccia, vere e proprie aggressioni).
Fisicamente, l'ammassamento in luoghi ristretti di un numero eccessivo di individui porta alla comparsa di vere e proprie malattie legate a una produzione di particolari ormoni (le catecolammine o ormoni di attacco-difesa) che agiscono sul sistema cardiovascolare, gastrointestinale e muscolare producendo
stati di stress che, ripetuti costantemente, date le condizioni ambientali delle grandi città e l'impossibilità di modificarle (il che richiederebbe non certo un intervento medico, ma sociale e politico), finiscono per indurre malattie che interessano contemporaneamente più organi.
L'inquinamento "da rumore" - Un altro tipo di inquinamento legato alla vita delle grandi città è quello da rumore. Per quanto la cosa possa sembrare strana, il rumore di una città (tram, automobili, motociclette, radio, televisori ad alto volume, altoparlanti ecc.) possono causare delle vere e proprie malattie. A livello del sistema nervoso il rumore può causare stati di eccitazione di cui non si riesce a stabilire la causa, disturbi di tipo sensoriale, mal di testa, stati di fatica, disturbi e alterazioni riscontrabili anche mediante registrazione elcttroencefalografica. Riflessi di disturbi del sistema neurovegetativo si hanno sull'apparato cardiovascolare e respiratorio con alterazioni della circolazione e della frequenza respiratoria.
Il rumore può anche indurre malattie dell'apparato
gastrointestinale con comparsa di gastriti, ipersecrezione dell'acido cloridrico, predisposizione all'ulcera e dell'apparato endocrino con alterazioni dell'attività dei surreni, della ghiandola tiroide, del pancreas, con modificazioni del contenuto dello zucchero nel sangue (iper o ipoglicemia).
L'inquinamento industriale - Un inquinamento di cui tutti possiamo renderci immediatamente conto è quello urbano, legato alla presenza di determinate industrie, soprattutto di tipo chimico. Il pulviscolo atmosferico delle grandi città è direttamente responsabile dell'insorgenza (particolarmente nelle persone anziane e nei bambini) di forme respiratorie (bronchiti, tracheobronchiti, asma allergico) che tendono poi a cronicizzarsi compromettendo definitivamente l'apparato respiratorio. Nelle persone anziane, poi, questi disturbi respiratori si associano spesso a quelli cardiovascolari, aggravandoli notevolmente.
Nell'ambito delle aree industriali sono poi anche presenti sostanze dotate di capacità cancerogene, mutagene (capaci di indurre alterazioni di tipo ereditario), teratogene (responsabili della comparsa di alterazioni nello sviluppo embrionale).
Ugualmente pericoloso è l'inquinamento associato all'elevato traffico automobilistico (gas di scarico) molto probabilmente legato all'incremento costante del cancro polmonare che si osserva nei grandi centri urbani.
L'inquinamento delle acque - Un pericolo da non sottovalutare è quello delle acque: in molte aree industriali le acque sotterranee che vengono utilizzate poi come acque potabili, sono ormai inquinate da talune sostanze sicuramente cancerogene (trielina, cromo), inoltre si verifica spesso un inquinamento delle acque superficiali dovuto alla presenza di sostanze particolarmente ricche di sali, soprattutto di fosforo e di azoto, che innescano una produzione eccessiva di alghe che interferiscono con la normale sopravvivenza di altri tipi di vegetazione e dei pesci. Anche la presenza di particolari batteri, per esempio l'escherichia coli, contenuti nelle feci, può rendere pericolose le acque, soprattutto quelle in cui normalmente si fanno i bagni.
I rìschi per la casalinga - Non diversamente da chi lavora nell'industria, anche la casalinga è esposta a una forma molto frequente di inquinamento, legato soprattutto all'uso dei detersivi, delle sostanze solitamente utilizzate per la pulitura di metalli e porcellane, al rumore (uso costante di radio e televisione, elettrodomestici), all'uso di una illuminazione inadatta. Si ha così la comparsa di numerosi tipi di dermatite da contatto (particolarmente alle mani e agli avambracci) e di intossicazioni di tipo più generale, con anemia, stanchezza, mal di testa.
Il compito della medicina del lavoro - Per quanto riguarda sia la nocività industriale sia l'inquinamento ambientale la medicina ha sviluppato una branca particolare, la medicina del lavoro, il cui scopo è appunto quello di studiare tutte le malattie legate a determinate situazioni ambientali o alla presenza di particolari sostanze non solo per poterle curare ma anche per prevenirle.
I problemi, tuttavia, superano molto spesso l'ambito strettamente medico, per assumere un'importanza sociale-politica che richiede soluzioni su scala nazionale.
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