Se eseguito correttamente stimola il metabolismo, facilitando l'eliminazione dei prodotti di rifiuto, e attiva la funzionalità dei muscoli.
II massaggio manuale - Il migliore massaggio è l'automassaggio, intendendosi con ciò non quello che ognuno può attuare con le proprie mani sulle zone del suo corpo affette da cellulite, ma quello derivato dalla contrazione muscolare quando viene esercitata una qualsiasi attività lavorativa o sportiva: ne deriva una serie di stimoli sulla circolazione sanguigna e linfatica, e ancora un aumento del consumo calorico particolarmente utile nelle obesità cellulitiche. Il moto, massaggio automatico involontario, completo e profondo, rappresenta un potente mezzo profilattico e curativo in ogni caso di cellulite, mentre il massaggio manuale può essere giustificato soltanto quando per valide ragioni questo non fosse possibile. Il massaggio manuale trova tanto credito nell'ambiente femminile sia perché non presuppone da parte delle pazienti alcuno sforzo fisico sia per un compromesso psicologico che si stabilisce tra queste e il loro problema estetico. Non sempre le pazienti hanno la forza di seguire una cura dimagrante o anticellulitica che comporti lunghi sacrifici, privazioni e costante applicazione, e cercano così inconsciamente un compromesso con se stesse: non privarsi delle soddisfazioni che la vita offre e d'altra parte avere la coscienza a posto, avere cioè la sensazione di aver compiuto il dovere estetico verso se stesse e i loro cari per la conservazione di una linea il più possibile armonica e snella.
Gli effetti del massaggio possono essere
positivi o nocivi, il massaggio può guarire o aggravare, il tutto secondo come e da chi viene praticato. Massaggiare è arte ma è ugualmente una scienza. Sono lontani i tempi in cui il massaggio veniva affidato a praticoni, tempi dell'empirismo più cieco, quando si credeva necessario schiacciare gli indurimenti e i noduli, quando il massaggio era una seduta di tortura e non una fonte di piacevoli effetti distensivi. Regola principale del massaggio è che sia fatto da un chinesiterapista diplomato, abile, preparato, ben conscio della responsabilità terapeutica che si assume. Il medico può stabilire il numero e la durata delle sedute, dare delle indicazioni generali, ma è solamente il massaggiatore che, a contatto dell'ammalato, può di volta in volta applicare un metodo differente, regolarsi secondo scienza e coscienza.
Le azioni del massaggio - Il massaggio favorisce la normale desquamazione dell'epidermide, aumenta l'escrezione delle ghiandole sebacee e sudoripare, produce localmente rossore della pelle, eleva la temperatura locale, aumenta il flusso venoso e soprattutto il flusso linfatico, sollecita le terminazioni nervose cutanee, migliora il ricambio delle singole cellule stimolando il metabolismo e facilitando l'eliminazione dei prodotti di rifiuto, stimola la contrazione delle fibre muscolari attivandone funzionalità ed elasticità, esplica un'azione sedativa sul sistema nervoso provocando per riflesso una benefica azione generale su tutte le funzioni organiche.
Il massaggio contro la cellulite - Il massaggio degli infiltrati cellulitici deve essere visto nella stessa dimensione del massaggio in caso di frattura: mai impiegato come terapia di attacco, il massaggio diviene importante in un secondo tempo, quando la frattura si è consolidata. Se si osservano al microscopio le alterazioni di un tessuto affetto da cellulite si rimane sorpresi dalla disorganizzazione dei vari elementi che lo compongono: dilatazione degli spazi connettivali, compressione delle fibre elastiche e dei nervi e dei vasi, trasformazione collagena dell'essudato, aumento notevole dei fibroblasti ecc. Si tratta dunque di un tessuto disastrato, alterato, sconnesso e scomposto che può giustificare la frequenza delle ecchimosi, possibili perfino durante l'esame obiettivo condotto dal medico con le dovute accortezze. La evidente fragilità vasale può chiarire come un trattamento massoterapico, anche se dolce e limitato alle tecniche meno traumatizzanti, possa, specie nelle prime sedute, dar luogo a dolori e a manifestazioni ecchimotiche a livello degli infiltrati cellulitici. Come nei casi di frattura non si deve intervenire con il massaggio prima che le ossa si siano ben consolidate, così nei casi di cellulite, specie se in fase avanzata, il massaggio violento non deve mai essere impiegato come terapia d'attacco: bisogna praticare anche per lungo tempo un massaggio leggero e superficiale unitamente a tutti gli altri provvedimenti terapeutici che il caso suggerisce, al fine di permettere che i rapporti anatomici si ricostituiscano. Perfino un massaggio troppo prolungato, anche se superficiale, può essere ugualmente dannoso, perché può congestionare eccessivamente le zone interessate e bloccare il drenaggio lungo le vie linfatiche invece di facilitare e regolarizzare la circolazione sanguigna e linfatica, punto chiave per la via della guarigione. Anche se un massaggio mal condotto non provoca un danno immediato, tuttavia a lungo andare può essere estremamente pericoloso e determinare alterazioni inevitabili. Un massaggio, profondo, violento, traumatizzante (impastamento, pizzicamento, percussione, schiaffeggiamento) irrita il tessuto sottocutaneo e può aggravare un infiltrato cellulitico facendolo passare dalla seconda fase essudativa alla terza fase fibroblastica facilitando un successivo passaggio alla quarta fase fibrotica-cicatriziale.
Le tecniche del massaggio - Vediamo ora quali sono le tecniche più usuali del massaggio.
• Sfioramento: consiste nel far scivolare leggermente il palmo della mano (se la regione da massaggiare è estesa), il polpastrello delle dita o anche un solo dito (se la regione è limitata) sulla pelle senza spostarla;
• percussione: consiste in una rapida successione di brevi colpi di varie intensità che vengono praticati con il taglio della mano, con le nocche delle dita, con i polpastrelli, con il pugno chiuso o con il palmo delle mani;
• impastamento: come la parola stessa denuncia, consiste in una complessa e difficile manovra di sollevamento e compressione ritmica dei tessuti; pelle, sottocutaneo e masse muscolari sottostanti vengono sollevati con le due mani fra i pollici opposti alle altre dita in una piega che viene compressa e fatta rotolare tra le dita così come si può fare con una sigaretta;
• frizione: consiste nella pressione esercitata da una o più dita che, senza spostarsi sulla pelle, aderiscono con una certa intensità alla regione da trattare facendo scorrere la cute sui tessuti sottostanti;
• pressione: consiste nelTappoggiare con una certa pressione la mano aperta o chiusa a pugno, il palmo oppure l'eminenza tenar o ipotenar (prominenze del palmo sotto il pollice e il mignolo) sulle zone da trattare;
• vibrazione: consiste nell'appoggiare con una certa pressione la mano a piatto sulla zona da trattare e nel trasmettere una serie di piccole oscillazioni che il soggetto percepisce come una specie di tremito.
Il massaggio manuale può essere di grande utilità sia nelle forme di cellulite localizzata in soggetti in cui non si registri eccesso ponderale, sia nella terapia delle celluliti generalizzate in soggetti obesi. È indicato a condizione che venga effettuato superficialmente e dolcemente, specialmente nelle prime sedute, quando l'infiltrazione cellulitica è particolarmente profonda ed avanzata. In questa fase sono sufficienti lo sfioramento e la frizione superficiale della pelle delle zone cellulitiche in modo leggero, dolce eprolungato invece di un massaggio brusco, duro e breve; sempre saggiando la reattività del soggetto, il massaggio può lentamente aumentare di intensità e di profondità.
Il massaggio, indiscutibilmente utile se attuato secondo le tecniche appropriate e se inserito in una serie di altri provvedimenti terapeutici che servono ad eliminare la causa prima delle manifestazioni locali, diventa dunque inutile, dannoso e illusorio se praticato come unica terapia giacché dovrebbe essere continuato all'infinito per evitare il pericolo di recidive.
Il massaggio strumentale - È il massaggio attuabile con rulli ed elettrovibratori, con la cintura vibrante, con la piastra oscillante, con la vacuumterapia. Gli apparecchi per il massaggio strumentale si dividono dunque in due categorie: quelli che esercitano una pressione positiva per compressione, percussione, scuotimento, vibrazione, e quelli che determinano una pressione negativa per aspirazione. L'impiego del massaggio strumentale è meno raccomandabile di quello manuale, perché lo strumento è cieco nei confronti dell'uomo e la macchina non potrà mai rimpiazzare le mani di un esperto massaggiatore: il massaggio meccanico ha sicuramente un'azione più veloce e profonda ed è meno dispendioso del massaggio manuale, ma la mano dell'uomo è più sicura, più dolce, più capace di trovare la giusta misura di profondità, ritmo e intensità del massaggio da adattare ad ogni nuova situazione locale.
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