Per il particolare profumo e il gusto inconfondibile è assai apprezzata in cucina anche se di scarso valore calorico. La frutta di bosco comprende numerosi piccoli frutti profumati e saporitissimi di origine selvatica: fragole, mirtilli, lamponi, ribes, more ecc., che rappresentano spesso il bottino di allegre scampagnate in montagna: si raccolgono infatti da cespugli o arbusti che crescono allo stato spontaneo nelle zone boschive. Oggi, tuttavia, grazie alle cure
degli orticoltori, alcune specie sono oggetto di colture specializzate, che consentono una maggior disponibilità di questi prodotti. La frutta di bosco, di scarso valore calorico, contiene tuttavia alcuni principi attivi (vitamine, sali minerali, acidi organici) che le conferiscono particolari proprietà nutrizionali.
Alchechengi - Comunemente noti come palloncini, fiasche, vescicarie o berrettini, gli alchechengi sono i frutti di una pianta appartenente alla famiglia delle Solanacee (Physalis alkekengi) che, diffusa nelle regioni caucasiche, in Cina, Messico e nel bacino mediterraneo, cresce spontanea nelle siepi, nei boschi radi ed è particolarmente diffusa nelle zone boschive della Val Padana e delle Prealpi.
I piccoli frutti sono bacche di colore rosso-arancio, dalla forma tondeggiante, grosse 1-1,5 centimetri, dalla polpa carnosa e succulenta di sapore gradevolmente acidulo, ricca di piccoli semi. Maturano da settembre al tardo autunno. Possono essere consumati freschi al naturale, per aromatizzare vini e bevande oppure essiccati. Sono utilizzati dall'industria alimentare per la preparazione di gelatine e marmellate e sono piuttosto richiesti dall'industria pasticcera per la trasformazione in artistici cioccolatini.
L' alchechengi possiede proprietà diuretiche e rinfrescanti; inoltre il notevole contenuto in vitamina C lo rende ottimo coadiuvante nella cura delle malattie infettive.
Corniolo - È il frutto di un arbusto dalla chioma ramificata e compatta (Cornus mas), che cresce allo stato spontaneo nelle siepi e nelle boscaglie dell'Italia settentrionale. Il corniolo è una drupa, ossia un frutto a forma di oliva, dall'aspetto lucente, di colore rosso, con polpa carnosa, sempre rossa, che racchiude un nocciolo di consistenza coriacea dalla forma allungata. Si raccoglie in settembre, a maturazione completa e lo si può consumare sia al naturale che sotto forma di succhi di frutta, decotti e marmellate. Ha sapore acidulo-zuccherino e proprietà rinfrescanti ed astringenti.
Fragola - È il frutto della Fragaria vesca, una pianta erbacea originaria delle zone temperate dell'emisfero settentrionale, molto diffusa nelle zone submontane nel sottobosco luminoso, ai margini delle macchie o delle siepi. La parte commestibile, detta fragola, è in realtà un falso frutto, rappresenta infatti il ricettacolo fiorale sviluppatosi in modo abnorme e divenuto carnoso a maturazione completa; i veri frutti sono i piccolissimi semini (acheni) presenti in superficie. Le fragoline di bosco sono il prodotto di piante selvatiche e risultano molto più saporite e profumate delle fragole coltivate, per il maggior contenuto di acido ascorbico (50-70 mg/100 g) e per il minor contenuto in acqua. Le fragole commerciali, dette fragoloni, sono il prodotto ottenuto dall'ibridazione di alcune varietà con specie americane; particolarmente diffuse sono la "Grandiflora", la "Regina precoce", e la "Mount Everest", una varietà rampicante, che in condizioni climatiche adeguate, fruttifica da giugno all'autunno. Le fragole sono un frutto prezioso dal punto di vista dietetico, anche se il loro valore calorico è piuttosto basso (40 kcal/100 g); sono infatti ricche di vitamina C, sali minerali, calcio, fosforo, magnesio, ferro e iodio ed acidi organici ad azione alcalinizzante, che facilitano l'eliminazione di acido urico, prevenendo così l'insorgere della gotta. Possiedono proprietà antireumatiche, lassative e per la presenza di fruttosio, come principale glucide, sono indicate anche ai diabetici. Le fragole sono ottime consumate al naturale o condite con limone, aceto, vino e zucchero, oppure sotto forma di confetture e marmellate. Il consumo di questo prodotto va tuttavia limitato in quei soggetti sensibili ai quali può determinare allergie.
Giuggiola - È una drupa di forma allungata e colore rosso molto intenso, brunastro; la polpa, di consistenza morbida e colore biancastro, ha sapore dolce e racchiude un unico seme di consistenza solida. Ricche di mucillaggini, acido citrico e tartarico, le giuggiole hanno proprietà tossifughe, antiinfiammatorie ed antidiuretiche. Si può consumare essiccata, o come gelatina, confettura, marmellata o candita.
Lampone - È un frutto di bosco tipicamente estivo, che viene raccolto e commercializzato nel periodo in cui le fragole iniziano a scarseggiare sul mercato. La pianta del lampone appartiene alla famiglia delle Rosacee ed è un arbusto spinoso che cresce allo stato spontaneo nelle zone boschive delle Alpi e dell'Appennino settentrionale. I suoi frutti - i lamponi - sono costituiti da un aggregato di piccole drupe globose, dall'aspetto vellutato, di consistenza carnosa e dal caratteristico colore rosso chiaro, inserite su un ricettacolo bianco polposo, da cui si distaccano facilmente a maturazione completa. Oltre al lampone rosso esiste anche la varietà lampone nero, originarie degli Stati Uniti (black cup) e varietà viola, ottenuta per ibridazione del lampone rosso con le varietà americane.
Dal punto di vista nutrizionale, il lampone presenta valore calorico analogo a quello della fragola; minore è il contenuto in vitamina C mentre discreto è l'apporto di sali minerali: calcio, fosforo, ferro e magnesio. Per lo squisito sapore, è molto apprezzato sia al naturale, servito con zucchero, vino, panna o yoghurt, che sotto forma di gelatine, confetture e marmellate. L'estratto di lampone è inoltre utilizzato come aromatizzante di prodotti dolciari, di bevande e medicinali.
Mirtillo - Le piccole bacche globose, delle dimensioni di un pisello, di colore blu violaceo quasi nero, dalla buccia liscia e dalla polpa succosa, sono i frutti di un arbusto della famiglia delle Ericacee, ampiamente diffuse nei boschi delle zone montane e submontane delle Alpi e degli Appennini fino all'Abruzzo. Oltre ai mirtilli neri esistono anche il mirtilli rossi, dalle bacche più grosse di colore rosso vivo. La raccolta si effettua in estate inoltrata. I mirtilli contengono discrete quantità di acidi organici (malico in particolare) e vitamina A, oltre a una buona percentuale di glucidi (13%) superiore a quella presente nelle fragole e nei lamponi; presentano quindi un maggior valore calorico (60 kcal/100 g). Possiedono proprietà astringenti e antiinfiammatorie. Per il particolare sapore, leggermente acidulo, sono molto apprezzati come dessert, conditi con vino rosso e zucchero, panna o yoghurt; tuttavia la maggior parte della produzione è destinata all'industria conserviera per la preparazione di marmellate, confetture, gelatine. Le bacche di mirtillo, fermentate, vengono utilizzate per la produzione di ottime acqueviti.
More - Come i lamponi, sono un frutto di bosco, aggregato di piccole drupe succose, inserite su un ricettacolo conico, e rappresentano il frutto di un arbusto spinoso (Rubus fruticosus) della famiglia delle Rosacee, che cresce spontaneamente nel sottobosco o al margine delle boscaglie, come anche nelle zone collinose e piane. Il frutto, inizialmente di colore verde, si fa rosso o viola molto scuro a maturazione completa, ossia tra luglio ed agosto. Discreta è pure la produzione di more coltivate.
Tra tutti i frutti del bosco è forse il più ricco di calcio; non trascurabile è anche l'apporto di vitamine A e C. Assai gradevoli se consumate fresche, condite con limone e zucchero o vino, le more sono tuttavia principalmente destinate alla preparazione di confetture.
Ribes - I frutti del ribes crescono spontanei alle pendici dei monti, su alti arbusti con larghe foglie dentate; sono bacche globose, ribes rubrum (ribes rosso), ribes negrum (ribes nero) di colore blu o scarlatto, a seconda della varietà, dalla polpa ricca di piccoli semi, disposte a grappoli di 5-10 frutti. I ribes possiedono uno scarso valore calorico (45 kcal/100 g): contengono infatti una limitata quantità di glucidi (8%) rappresentata essenzialmente da fruttosio, ma discreto è l'apporto vitaminico, specialmente per quanto riguarda la vitamina C (130 mg/100 g nel ribes nero) e quello minerale (soprattutto potassio). Il notevole contenuto in acido citrico conferisce a questi frutti il particolare sapore acidulo. Sono ottimi freschi, da soli o conditi con zucchero e vino rosso; risultano facilmente digeribili e possiedono un certo potere rinfrescante, diuretico e depurativo. Il loro maggior consumo riguarda però la preparazione di bevande e marmellate.
Uva spina - È il frutto di un arbusto spinoso (Ribes grossularia uva-crispa) che cresce spontaneo nelle zone boschive delle Alpi e dell'Appennino settentrionale. È una bacca di forma ellittica, di 1-2 cm di dimensione, di colore verde giallastro oppure rossastra, trasparente, con buccia solcata da nervature parallele. Si tratta di un frutto molto acquoso, dal sapore acidulo, con limitato contenuto glucidico e vitaminico, molto apprezzato per la preparazione di succhi o gelatine o come contorno di pietanze a base di selvaggina.
Sambuco - La sambucus nigra è una drupa di colore scuro, dalla buccia traslucida, con polpa violacea che racchiude due o più semi; rappresenta il frutto di un arbusto che cresce spontaneamente lungo i corsi d'acqua, i fossati e le siepi, nelle zone a clima umido. Le bacche e i fiori di sambuco si raccolgono alla fine dell'estate. Possono essere consumate anche al naturale oppure utilizzate per la confezione di marmellate. Per le particolari proprietà antinevralgiche e lassative sono spesso utilizzate in farmacia.
Sorbo - Piuttosto diffuso nel nostro paese sia allo stato selvatico che coltivato, il sorbo è il frutto di una pianta appartenente alla famiglia delle Rosacee, caratterizzato dalla forma tondeggiante (2-3 cm di diametro), dalla buccia di colore verde giallastro con striature rosse, con polpa di consistenza solida, di sapore acidulo e amarognolo. La fruttificazione si completa in settembre-ottobre, ma i frutti vengono raccolti ancora acerbi e lasciati maturare tra le foglie in ambiente ventilato e asciutto; in questo modo la polpa diviene più tenera e acquista un gradevole aroma di vino.
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