Generalmente l'estate rappresenta un cambiamento profondamente benefico per il nostro organismo.
L'estate è, tipicamente, la stagione delle grandi libertà, dei profondi cambiamenti: le vacanze si contrappongono totalmente alle abitudini della vita cittadina e di lavoro; gli orari normali, con cui viene condizionato il nostro organismo, si modificano, provocando variazioni che interessano tutto il corpo. Tuttavia, se generalmente l'estate, per il nostro organismo, rappresenta un cambiamento profondamente benefico, è anche vero che bisogna
conoscere un po' i meccanismi che controllano tali cambiamenti per conseguire i risultati migliori. Così, il caldo estivo agisce profondamente su tutte le strutture del nostro corpo, attivando i processi che controllano la termoregolazione, cioè quei meccanismi centrali (nervosi) e periferici (soprattutto a livello cutaneo) che ci permettono di affrontare l'aumento della temperatura esterna senza gravi alterazioni. Ciò è soprattutto dovuto alla capacità dei vasi capillari della cute e delle ghiandole sudoripare. Queste ultime, aumentando l'eliminazione del sudore, permettono di abbassare la temperatura alla superficie del corpo e quindi di meglio resistere al calore torrido dell'estate.
Il sole - È il principale protagonista dell'estate: l'abbronzatura di cui siamo tanto fieri è dovuta a una reazione della nostra cute che, attraverso questa pigmentazione superficiale, protegge gli strati profondi della pelle e gli organi interni. A questo proposito è bene sottolineare l'assoluta necessità di un'esposizione graduale, così da permettere al nostro corpo di adattarsi alla maggiore irradiazione solare senza subire lesioni (eritemi solari). Durante i primi cinque giorni di vacanza al mare l'esposizione al sole dovrà essere limitata alle prime ore del mattino (dalle 9 alle 11). Poi sarà meglio ritirarsi in pineta o in qualche parco ombroso. Per i bambini fino ai cinque anni queste precauzioni dovranno estendersi sino ai primi dieci giorni. In seguito si potrà aumentare il periodo di esposizione, senza tuttavia mai superare un'esposizione superiore alle tre-quattro ore consecutive. Per i bambini sarà sempre necessario interrompere il periodo in cui vengono esposti al sole con bagni, passeggiate, soste sotto l'ombrellone. Sarebbe anche consigliabile che il bambino nelle ore pomeridiane non frequentasse la spiaggia o vi si recasse soltanto dopo le cinque pomeridiane. In sostanza, per una buona vacanza, il bambino dovrebbe recarsi al mare soltanto nel primo mattino, esporsi gradualmente alla luce solare diretta, passando dai primi cinque-dieci minuti, sino a qualche ora nel corso di un mese di vacanza. Per gli adulti questi limiti sono molto più elastici, tuttavia, nei primi giorni anche per loro l'esposizione dovrebbe ridursi a non più di 15 minuti-mezz'ora. Soltanto successivamente potrebbero esporsi per periodi maggiori. Sempre consigliabili le creme e, in generale, i preparati in grado di idratare la pelle ed evitare il rischio di scottature dolorose e, talvolta, anche pericolose.
Gli sport - Parallelamente alla vita all'aria aperta, molti avvertono anche sempre più intenso il desiderio di praticare quegli sport che la vita cittadina generalmente vieta. Per i bambini più piccoli e i ragazzi fino ai 15 anni sarebbe meglio parlare piuttosto di giochi che di sport veri e propri. In questo caso sono sempre consigliabili quelle attività motorie che consentono un migliore sfruttamento degli apparati cardiovascolare e respiratorio: corse, salti, nuoto, canottaggio, tennis, vela, ciclismo ecc. Si dovrebbe escludere qualsiasi forma di agonismo, sempre pericoloso a questa età e gli sforzi devono essere molto graduati, così da evitare un inutile sovraccarico. Le stesse regole valgono anche per gli adulti per cui il rischio può essere anche maggiore: mai lasciarsi trascinare da un agonismo inutile e pericoloso. Abituarsi, invece, a compiere, ogni giorno, un leggero progresso (aumentare il percorso o migliorare i tempi di una prestazione) in modo di accrescere sempre di più le capacità di adattamento dell'organismo con un notevole vantaggio per il sistema cardiovascolare, respiratorio e muscolare.
Molto importante per una buona vacanza e, in particolare, per i vantaggi che si possono conseguire anche nel tempo successivo, al rientro, è la giusta alternanza dei periodi di riposo e di attività. È quindi necessario abituarsi a imporsi degli orari anche durante il periodo di vacanza, proprio per meglio godere dei benefici di un ambiente completamente diverso. Sarebbe veramente utile per la nostra salute abituarsi a svegliarsi molto presto al mattino, così da godere i vantaggi di una temperatura ancora relativamente fresca e abituarsi a compiere passeggiate ancora prima della colazione mattutina. Il pomeriggio dovrebbe poi sempre prevedere un periodo di riposo di qualche ora in modo da evitare la calura pomeridiana e permettere al nostro corpo di "ricaricarsi" sufficientemente per gli sforzi successivi. Alla sera non bisognerebbe superare la mezzanotte per potere dormire almeno 6-7 ore consecutive.
Una corretta alimentazione - Queste profonde modificazioni delle abitudini quotidiane provocano, naturalmente, anche variazioni in quello che è l'usuale modo di alimentarsi, per meglio godere dei benefici di questa stagione.
Cominciamo a considerare i problemi alimentari dei bambini durante l'estate. Incominciamo con l'eliminare il luogo comune che il bambino accaldato o sudato non debba bere per evitare chissà quale pericolo. È proprio vero il contrario: il bambino, particolarmente in estate, deve bere molto per reintegrare completamente le sue riserve d'acqua indispensabili a un organismo in crescita. Altro tabù da escludere: la paura dei gelati. I bambini possono mangiare tranquillamente i gelati come dessert (calcolati nella dose giornaliera) o a merenda o dopocena, a digestione avvenuta. È bene controllare che si tratti di confezioni rigorosamente garantite.
Per il resto, l'alimentazione estiva dei bambini non si differenzia da quella degli adulti, che si possono suddividere in due grandi gruppi principali: quelli che si recano al mare e ai monti per fare del movimento e quelli che si stendono su una sedia a sdraio e per tutte le vacanze vi giacciono immobili. I seguenti consigli riguardano, naturalmente, i primi. Per chi va in montagna e affronta quindi temperature relativamente ridotte è necessario aumentare la quantità di calorie, di vitamine e di sostanze antiacide. Si dovrà quindi accrescere il consumo di alimenti contenenti amidi, zuccheri e grassi. L'incremento delle vitamine lo si otterrà sia accrescendo il consumo di grassi contenenti determinate vitamine, sia quello della frutta. Per evitare l'effetto acidificante dei grassi si può aumentare (senza esagerare!) il consumo del vino. Al mare bisognerà, viceversa, eliminare o ridurre drasticamente grassi, salumi, carni insaccate di qualsiasi tipo o contenenti molte spezie. Consigliabile l'uso di carne magra, di uova, di pesce, verdura, ortaggi. È da sottolineare particolarmente l'importanza delle verdure fresche, le sole capaci di eliminare i danni della disidratazione.
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