Costituiscono una buona fonte di vitamine soprattutto se vengono mangiati crudi.
Questo gruppo comprende una varietà di piante erbacee appartenenti essenzialmente a due grandi famiglie botaniche: le Cucurbitacee, che comprendono zucca, zucchina e cetriolo, e le Solanacee, cui appartengono pomodoro, melanzana e peperone. Queste piante vengono ampiamente coltivate per l'utilizzazione dei frutti a scopo alimentare. Nel caso delle Solanacee i frutti sono delle bacche di varie dimensioni, con
esocarpo sottile come una pellicola che riveste la polpa interna in cui il mesocarpo e l'endocarpo appaiono fusi in una unica massa. L'interno della bacca può essere cavo, come nel peperone, oppure suddiviso in logge ripiene di mucillagini come nel pomodoro. Le Cucurbitacee comprendono piante dai frutti simili ad una bacca, ma con esocarpo fibroso e mesocarpo molto sviluppato e carnoso, fuso con l'endocarpo in un ammasso che racchiude numerosi semi; anche in questo caso i frutti possono essere pieni o cavi. Gli ortaggi a frutto rappresentano una buona fonte di vitamine; alcune specie infatti, come il peperone e il pomodoro, sono molto ricche in vitamina C ed A.
Cetriolo - Appartiene alla specie Cucumis sativa delle Cucurbitacee. Originario dell'India, è diffusamente coltivato nel nostro paese, specialmente nel Veneto, in Campania e Puglia. Il frutto è una bacca di forma oblunga, cilindrica, piuttosto angolosa, con buccia verde che presenta parecchie protuberanze; la polpa è di colore verde chiaro con semi bianchi. I cetrioli, di scarso valore calorico come la maggior parte degli ortaggi, sono piuttosto ricchi di acidi organici ad azione alcalinizzante e di vitamine B e C; hanno proprietà rinfrescanti e diuretiche.
Si possono consumare crudi in insalata, conservati sotto aceto oppure fermentati in salamoia.
Zucchine - Sono i frutti della Cucurbita popo, diffusa in tutta Italia, soprattutto in Liguria e nelle regioni meridionali. Presentano caratteristica forma allungata, ovoidale, anche se esistono varietà a frutti tondeggianti, come la zucchina tonda di Nizza, che si raccoglie quando ha raggiunto le dimensioni di una arancia. La superficie appare sempre ruvida al tatto, la buccia è di colore verde uniforme o screziato di giallo a seconda della varietà, la polpa è compatta e soda di colore biancastro o verde chiaro, di solito con pochi semi. Le varietà più conosciute sono: la "verde di Milano", la "verde striata di Napoli", la "bolognese" con frutti di colore verde pallido piuttosto corti. Le migliori zucchine sono quelle non eccessivamente ingrossate in quanto meno acquose e più saporite. Oltre ad assicurare un discreto apporto di sali minerali come potassio, calcio, fosforo e ferro, costituiscono una buona fonte di vitamine A e C.
Sono reperibili sul mercato da maggio ad ottobre; si consumano cotte al burro, fritte, lesse, ripiene, al forno e, se piccole e giovanissime, anche crude tagliate a fette sottilissime e condite con olio, succo di limone e un trito di mentuccia o prezzemolo.
Melanzane - Sono le bacche di Solanum melangea, originaria dell'Asia. Le numerose varietà differiscono per la forma particolare del frutto: alcune producono bacche allungate e leggermente ricurve, altre danno bacche di forma ovoidale, dette egg plants (piante-uovo) dagli americani. I frutti mostrano superficie liscia e lucente, con buccia di colore bruno-violaceo, screziata o bianca in relazione alla varietà; la polpa, fibrosa, contiene semi appiattiti ed è bianchissima, ma tende ad imbrunirsi rapidamente all'aria; il sapore è piuttosto amaro nella bacca cruda, ma dopo cottura diviene gustosissimo.
Le varietà più rinomate sono la "violetta lunga di Palermo", la "mostruosa di New York", di forma tondeggiante, piuttosto grossa, con buccia di colore viola scuro sfumato di bianco. Questi ortaggi, di scarso contenuto lipidico e proteico, rappresentano una limitata fonte di glucidi e di vitamine del tipo A, B1, B2 e PP; contengono invece discrete quantità di vitamina C e di sali minerali come calcio e potassio. Le melanzane hanno proprietà antinfiammatorie, depurative, diuretiche e toniche, sono quindi indicate per le anemie, stati infiammatori e gotta; inoltre la presenza di sostanze attive analoghe alla cinarina del carciofo conferisce a queste verdure proprietà regolatrici della funzionalità epatica. Sono reperibili da giugno ad ottobre; si consumano cotte, trifolate, in umido e fritte. Si utilizzano anche farcite o pasticciate in forno e marinate per preparare alcune ricette tipiche regionali come la "parmigiana di melanzane" e la "caponata".
Peperoni - Sono i frutti del Capsicum annuum, pianta erbacea originaria dell'America tropicale e importata in Europa dagli Spagnoli. In Italia la sua coltivazione è molto diffusa in Puglia, Campania e Piemonte. Si distinguono varietà a bacche di forma conica ed allungata ed altre dal frutto di forma quadrangolare, lobata in senso longitudinale, che differiscono anche per la utilizzazione alimentare: in genere i peperoni a forma conica hanno sapore piuttosto piccante come il peperoncino rosso, quelli a forma quadrangolare hanno sapore dolce. Le varietà piccanti si prestano anche alla conservazione, come sottaceti o come polveri essiccate (pepe di Caienna o paprica). Per ogni tipo di peperone esistono varietà diversamente colorate: rosse, verdi e gialle. Il peperoncino rosso è particolarmente piccante per la presenza di una sostanza irritante detta capsicina, che stimola la secrezione gastrica e favorisce il processo digestivo.
I peperoni sono un'ottima fonte di vitamina C. Questa vitamina fu estratta per la prima volta proprio da questi ortaggi: 100 g di peperone contengono infatti ben 150 mg di vitamina C. Nelle varietà piccanti conservate per essiccamento il contenuto di vitamina C appare notevolmente ridotto dal trattamento termico. I peperoni dolci sono reperibili da luglio a novembre sul mercato e vengono principalmente utilizzati come contorno, crudi in insalata oppure cotti al forno o ripieni ed anche per preparare profumatissimi sughi; le varietà piccanti vengono per lo più utilizzate come spezie per conferire particolare sapore ai sughi.
Zucca - È la più grossa Cucurbitacea. Se ne conoscono tre specie: Cucurbita pepo, Cucurbita maxima e Cucurbita moschata, che comprendono numerose varietà caratterizzate da frutti di forma, colore e sapore differenti. La specie maxima comprende zucche di notevoli dimensioni con scorza esterna a superficie rugosa, con solchi longitudinali, di colore verde scuro; la polpa interna si presenta di colore arancio, con semi piatti di colore bianco. La specie moschata comprende zucche a forma di clava o cilindrica, allungata e leggermente ricurva con scorza esterna di colore verde o giallo e polpa di colore arancio. Sono un prodotto stagionale, reperibile da ottobre fino alla fine dell'inverno. Dal punto di vista nutrizionale la zucca è un alimento facilmente digeribile, di scarso valore calorico e quindi indicato nelle diete ipocaloriche e per diabetici. Contengono discrete quantità di vitamine A, B, C e sali minerali. Possono essere consumate sia crude, per la preparazione di succhi o come antipasto, sia cotte in minestre o come contorno per stufati. Per le proprietà diuretiche, disintossicanti, sedative e regolatrici delle funzioni intestinali sono consigliate nei casi di astenie, dispepsie, infiammazioni delle vie urinarie.
Pomodoro - Appartiene alla specie Lycopersicum esculentum, una pianta erbacea annuale della famiglia delle Solanacee, originaria del Perú e dell'Equador, importata in Europa nel 1500 dagli Spagnoli ed inizialmente coltivata unicamente come pianta ornamentale, finché nel 1700 ne fu riconosciuto anche l'utilizzo alimentare.
La parte commestibile è il frutto, una bacca globosa allungata di colore rosso più o meno intenso, dovuto alla presenza di due pigmenti, licopene (rosso) e carotene (giallo), che si accumulano nel corso dello sviluppo vegetativo della pianta.
La superficie del pomodoro può essere completamente liscia o costoluta; la buccia, piuttosto spessa nel frutto acerbo, si assottiglia e si fa più fragile nel frutto completamente maturo; l'interno è suddiviso in diverse logge che contengono piccoli semi appiattiti e reniformi immersi in una mucillagine.
Esistono numerose varietà specifiche per le più diverse utilizzazioni alimentari: i pomodori da tavola o da insalata devono essere preferibilmente di medie dimensioni, a superficie liscia con polpa compatta e pochi semi; i pomodori da ripieno devono presentare sezione rotonda e pareti spesse, resistenti alla cottura.
I pomodori destinati alla produzione di conserva, come salsa al naturale o concentrati, devono avere succo denso, gusto forte un po' asprigno, come quelli della regione emiliana; le varietà più indicate sono il "ladino", il "grosso rosso", il "riccio". Le varietà "San Marzano e la "Re Umberto", dal gusto più delicato e leggermente zuccherino, sono particolarmente indicate per la produzione dei pomodori pelati.
I pomodori sono ortaggi tipicamente estivi, reperibili da fine maggio a fine ottobre, tuttavia essendo coltivati anche in serra sono disponibili durante tutto l'arco dell'anno.
Il valore nutritivo del pomodoro è piuttosto elevato, per la presenza di vitamine ed acidi organici; si osservano tuttavia variazioni in senso qualitativo e quantitativo nei diversi componenti in relazione allo stadio vegetativo: il frutto acerbo contiene discrete quantità di acido ossalico e malico che in seguito scompaiono, trasformandosi in acido citrico ed ascorbico; il frutto maturo contiene anche acido tartarico e succinico, che determinano il caratteristico sapore del frutto e ne favoriscono la digeribilità. A maturazione completata i glucidi sono rappresentati prevalentemente da saccarosio, destrosio e fruttosio.
Il contenuto in carotene, precursore della vitamina A, aumenta gradualmente durante la maturazione e raggiunge il massimo valore a maturazione completa; i pomodori raccolti ancora acerbi e lasciati maturare artificialmente contengono circa 1/3 della vitamina A presente nei pomodori a maturazione naturale. Il contenuto in vitamina C, piuttosto rilevante, risulta ridotto nei pomodori coltivati in serra, perché meno esposti alla luce rispetto a quelli coltivati in campo. I pomodori possiedono proprietà antinfettive, disintossicanti, alcalinizzanti e diuretiche.
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