Fanno parte di questo gruppo gli spinaci, importantissimi per l'elevato contenuto in ferro, calcio, fosforo e vitamina A.
Gli ortaggi a foglia sono quegli ortaggi di cui si consumano le foglie di solito cotte. I più diffusi ortaggi a foglia di interesse alimentare sono
la bieta, il cardo, il finocchio, il sedano, lo spinacio.
Composizione chimica e valore nutritivo - Non appartengono tutti alla stessa famiglia botanica ed infatti si differenziano assai per forma, colore, oltre che per composizione chimica: elevatissimo il contenuto di acqua nelle biete, negli spinaci, nei cardi, meno abbondante nei finocchi, a loro volta più ricchi di proteine (2,4%) e glucidi (8,6%). Tutti contengono pochissimi lipidi, mentre, insieme agli ortaggi a infiorescenza, sono tra i più ricchi in fibra grezza (fino all'1,5% nel cardo). Ben rappresentate alcune vitamine, soprattutto negli spinaci. Le modalità di conservazione influiscono profondamente su tutte le vitamine presenti nei vegetali, soprattutto sulla vitamina C. L’inattivazione delle vitamine ha luogo nel tempo ad opera di enzimi presenti nello stesso vegetale o per l'azione di microrganismi. L’impoverimento vitaminico, per gli ortaggi a fiore e a foglia è maggiore se questi vengono lasciati a temperatura ambiente. Ad esempio gli spinaci, lasciati per tre giorni a 18-20°C, perdono circa il 50% della vitamina C originariamente presente. Le perdite vitaminiche si riducono notevolmente se i vegetali vengono conservati in locali refrigerati dotati di opportuni sistemi di controllo e regolazione della temperatura e dell'umidità oppure, a livello domestico, in frigorifero.
Discrete sono le quantità di sali minerali, soprattutto calcio, fosforo e ferro, di cui gli spinaci sono particolarmente ricchi.
Gli ortaggi a foglia più diffusi
Bieta o costa - Beta vulgaris. Appartiene alla famiglia delle Chenopodiacee. La varietà "cicla" è la più utilizzata nell'alimentazione. Di questa esistono sul mercato due tipi che sono tra i più diffusi: la bieta da taglio o erbetta, simile agli spinaci, e la costa o bieta da costa, a foglie più grosse; ambedue si utilizzano come contorno (lessate e passate al burro) o come ingredienti di saporiti minestroni.
L'erbetta presenta foglie verdi con nervatura centrale più chiara e un breve gambo a costa sottile. Diverso è il caso della costa, in cui la costola centrale bianca è molto sviluppata. Il resto della foglia nella costa è verde intenso. La freschezza delle biete si riconosce dalla lucentezza delle foglie e dal candore della costola. Entrambe le varietà vengono coltivate lungo tutto l'arco dell'anno, ma il periodo migliore per la loro produzione sono i mesi autunnali e invernali. Le biete contengono betaina, un composto utilizzato a scopo farmacologico per la sua proprietà lipotropa e protettiva delle funzioni epatiche.
Cardo - Cynara cardunculus. Appartiene alla stessa famiglia del carciofo, le Composite. Si utilizzano le foglie, mentre il fiore viene scartato. Si presenta come un grosso sedano bianco, con costole lunghissime e quasi bianche che misurano dai 60 ai 150 centimetri di lunghezza. Esiste anche una varietà di cardo con foglie spinose alle estremità.
E un ortaggio invernale, appare infatti verso la metà di dicembre e compare spesso nei banchetti natalizi. Ne esistono in commercio due varietà principali: il cardo a gambo pieno, migliore da consumarsi crudo, e quello a gambo incavato, più adatto per la cottura.
Finocchio - Foeniculum vulgare, varietà "dulce". Originario del nostro paese, è consumato e coltivato prevalentemente in Italia, in Francia e in alcuni paesi dell'Europa centrale. È caratterizzato da grosse foglie bianche e carnose che ne racchiudono altre verdastre di forma tubolare che si suddividono in una finissima peluria verde. Si consumano solo le foglie bianche, crude in pinzimonio o finemente tagliate insieme ad altri ortaggi, o lessate e passate al burro oppure gratinate al forno con besciamella.
La produzione è tra l'autunno e l'inverno. Ne esistono diverse varietà che si differenziano per le dimensioni.
Le foglioline e i semi di finocchio, dal tenue sapore di anice, vengono impiegati come aromatizzanti naturali in alcune preparazioni gastronomiche.
Sedano – Apium graveolens, varietà "dulce". Della stessa famiglia del finocchio, fu già usato nell'antichità. I Greci lo ritenevano pianta mitica e magica. Per il suo odore, definito "greve", era considerato prima dai Greci e poi dai Romani simbolo di morte e di lutto. Il sedano viene prodotto soprattutto in Piemonte, Lazio e Veneto. Si presta anche ad essere coltivato in serra. Attualmente gli Stati Uniti d'America ne sono i maggiori produttori mondiali. Il sedano è caratterizzato da lunghe coste bianche o verdi a seconda della varietà coltivata: quella da inverno ha generalmente costole bianche, quella estiva verdi. Se ne consumano le costole, scartando l'abbondante fogliame verde all'apice della pianta, di solito crude (quello bianco) o anche cotte (quello verde) come base aromatica per diverse preparazioni.
Spinacio - Spinacia oleracea. È il più diffuso ortaggio a foglia. Introdotto in Europa secondo alcuni dagli Arabi durante le loro invasioni e secondo altri importato dai Crociati al ritorno dalle loro spedizioni, dal secolo scorso la sua coltivazione si è diffusa in tutto il continente, soprattutto nei paesi della fascia settentrionale, in quanto questa pianta preferisce un clima più fresco e umido di quello mediterraneo. In Italia è coltivato in particolare in alcune province (Roma, Pisa, Verona, Alessandria) che forniscono la metà della produzione nazionale.
In genere lo spinacio si semina tre volte all'anno: in primavera, in autunno e in estate, a seconda della zona climatica. Gli spinaci possono così essere reperiti sul mercato in tutte le stagioni, anche se il periodo migliore per consumarli è l'inverno. Il prodotto raccolto in primavera è in buona parte assorbito dall'industria di trasformazione che li conserva come surgelati, inscatolati e liofilizzati.
Le foglie di un verde cupo ma brillante sono trattenute da una piccola radice rossastra che viene scartata prima della cottura. Le foglie increspate trattengono molto terriccio, di conseguenza vanno ripetutamente lavate prima del consumo.
È un ortaggio di notevole interesse alimentare soprattutto per le sue caratteristiche di composizione: insieme ad un contenuto di proteine assai elevato per un ortaggio a foglie (2%), presenta una notevole quantità di ferro, di calcio, di vitamina A, sotto forma di carotene, e di vitamina B1, B2, e C. Alcune di queste vitamine (la C in particolare) vengono parzialmente o completamente distrutte dai trattamenti di cottura. A questo proposito si consiglia la cottura in pentola a pressione o a vapore che riduce queste perdite.
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