Due malattie molto diffuse soprattutto nell'età avanzata, che colpiscono le articolazioni.
L'artrosi
L'artrosi costituisce una malattia di tipo degenerativo in cui risultano colpite le varie componenti di un'articolazione: osso, cartilagine di rivestimento, la membrana sinoviale e la stessa capsula articolare. La malattia inizia con un'alterazione della cartilagine, che risulta ispessita, ruvida, con fessure più o meno estese; segue poi una reazione dell'osso, della capsula (che diviene più spessa) e della sinoviale. La comparsa dell'artrosi è legata a cause diverse, sia di tipo traumatico che infiammatorio, endocrino oppure congenito. Mentre nei giovani prevalgono le cause traumatiche, nelle persone più anziane sono più numerose quelle di tipo generale. I due sessi sono ugualmente colpiti, anche se con localizzazioni diverse. Molto importante, nella determinazione dell'artrosi, è anche
il peso del soggetto, giacché un peso eccessivo logora più facilmente le articolazioni.
I sintomi fondamentali dell'artrosi - Sono costituiti dal dolore e dal blocco funzionale. Il dolore presenta delle caratteristiche molto precise: viene eliminato dal riposo ed è presente quando ci si alza dal letto particolarmente all'inizio dei primi movimenti o quando questi si fanno troppo intensi. Successivamente, poi, con il procedere della giornata e l'accentuarsi del moto, i dolori artrosici tendono a scomparire. La limitazione dei movimenti (funzionale) è causata dal modificarsi delle cartilagini articolari che non consentono più uno scorrimento regolare delle superfici articolari.
La diagnosi dell'artrosi - Si basa essenzialmente sull'esame clinico, capace di mettere in evidenza i sintomi propri della malattia e, soprattutto, sull'esame radiografico, l'unico in grado di stabilire esattamente la localizzazione e la portata del processo morboso.
Le terapie per la cura dell'artrosi - Due sono le terapie utilizzabili: la conservativa e la chirurgica. La terapia conservativa comprende farmaci, terapia immobilizzante, fisioterapia, fangoterapia, radarterapia, marconiterapia, forni Bier, ultrasuonoterapia, ionoforesi, rontgenterapia. La terapia chirurgica interviene sui vari elementi articolari, sui nervi, sui tessuti.
Le principali forme di artrosi - Esistono svariate forme di artrosi; vediamo le principali. Cervicoartrosi: si ha quando il processo artrosico si manifesta a livello del segmento cervicale della colonna vertebrale. Le localizzazioni più frequenti riguardano i dischi intervertebrali situati tra le vertebre 5a, 6a e 7a. Il dolore si manifesta a circa metà della colonna vertebrale e si associa a una riduzione dei movimenti di flessione-estensione e di rotazione, si fatica cioè a girare la testa a destra e a sinistra o ad alzarla in alto e abbassarla. Le irradiazioni del dolore si prolungano spesso alla spalla e al braccio, raggiungendo talvolta la mano e dando una sintomatologia che può ricordare in qualche caso l'angina pectoris. Ugualmente, una cervicoartrosi può accompagnarsi a vertigini, alterazioni uditive e visive.
La terapia è di tipo conservativo e si basa su immobilizzazioni, trazioni, rontgenterapia, radarterapia, ultrasuonoterapia, terapia medica. Dorsoartrosi: rappresenta la localizzazione dell'artrosi nel tratto dorsale della colonna vertebrale. I sintomi sono meno appariscenti che nel caso precedente, esiste soprattutto una limitazione funzionale relativa ai movimenti di rotazione. La terapia utilizza in particolare ginnastica, cure mediche, rontgenterapia, ultrasuonoterapia.
Lomboartrosi: si può manifestare in forma acuta (è il tipico dolore del tratto lombare che può comparire improvvisamente, colpendo il paziente in piena salute, che rimane totalmente bloccato) oppure cronica, in cui il dolore non assume una forma troppo intensa, ma è continuo e si acutizza in seguito a sforzi o al fatto di rimanere in piedi per troppo tempo. Possono esserne causa attività di tipo pesante o sport particolarmente impegnativi.
La terapia si basa sull'uso di farmaci, fisioterapia, fangoterapia, forni Bier, ultrasuoni, ionoforesi, marconiterapia, rontgenterapia. Soltanto in casi particolarmente gravi si ricorre all'intervento chirurgico. Coxartrosi: si ha quando l'artrosi si localizza all'anca. Le cause responsabili sono molto varie e possono essere di carattere infiammatorio, endocrino, metabolico, oppure traumatico o congenito. Nelle donne è soprattutto frequente la coxartrosi causata da displasia (alterazione nel processo di formazione con comparsa di anomalie nei tessuti). Questo tipo di processo è noto anche con il termine di lussazione congenita dell'anca. I sintomi più importanti sono rappresentati dal dolore (all'anca e al ginocchio) che scompare a riposo e si risente all'inizio dei movimenti o dopo una camminata prolungata, e dal blocco funzionale che impedisce, per esempio, di sedersi correttamente su una sedia o di infilarsi le calze.
La terapia può essere conservativa (trazione, fisioterapia, fangoterapia, chinesiterapia, terapia farmacologica) o chirurgica.
Artrosi della spalla: è di frequenza piuttosto rara e provoca dolore e l'incapacità di compiere alcuni gesti (per esempio, alzare il braccio). La cura comprende rontgenterapia, marconiterapia, forni Bier. Artrosi del gomito: compare in seguito a fratture non ben curate o può essere la conseguenza di determinate attività professionali (uso del martello pneumatico o delle perforatrici). La cura si basa sulla fisioterapia, fangoterapia, terapia medica. Gli interventi chirurgici hanno un'azione profilattica tendente a eliminare le alterazioni anatomiche o biomeccaniche che possono, successivamente, provocare la comparsa dell'artrosi localizzata nel gomito.
L'artrite reumatoide
È una malattia che interessa sia le articolazioni che alcune strutture interne (pleura, miocardio, milza, fegato ecc.). Inizialmente sono colpite le articolazioni delle dita delle mani e dei piedi. Successivamente la malattia procede, con periodi di remissione o di riacutizzazione. I sintomi inizialmente sono costituiti da stanchezza muscolare, debolezza, riduzione del peso corporeo, scarso appetito o talvolta nausea, febbricola. I dolori articolari si associano a rossore, gonfiore, aumento della temperatura locale. Il dolore finisce per provocare una riduzione dei movimenti che portano poi a un indebolimento della massa muscolare, a deformazioni delle articolazioni che possono anche giungere alla saldatura (anchilosi) delle due superfici articolari.
Il sesso femminile risulta nettamente più colpito di quello maschile (nel rapporto di 3 a 1); in circa il 20 per cento dei casi si osserva la presenza di noduli reumatoidi, localizzati prevalentemente in prossimità del gomito, nella porzione posteriore dell'avambraccio, sulla faccia interna della dita delle mani. Complicazioni dell'artrite reumatoide si rilevano soprattutto a carico della pleura (pleurite) e del cuore (miocardio, pericardio, valvole).
Le terapie per la cura dell'artrite reumatoide – Le terapie comprendono farmaci antinfiammatori (acido acetilsalicilico, cortisone), esercizi fisici, riposo, bagni caldi, nuoto.
Anche la dieta può essere utilizzata per migliorare il decorso dell'artrite reumatoide. Sono utilizzabili diete antinfiammatorie, diete a base di latte e vegetali, con riduzione del sale, diete acidificanti, desensibilizzanti, ipocaloriche, iperlipidiche, iperglicidiche ecc. Sono in genere sconsigliati gli alimenti artificiali o conservati in scatola. Se si è sotto terapia cortisonica bisognerà utilizzare una dieta iposodica per ridurre il rischio di una eccessiva ritenzione di acqua e sali, con conseguente comparsa di forme ipertensive. La somministrazione di potassio (2-4 grammi al giorno) si rende necessaria per prevenire il pericolo di un eccessivo indebolimento dei muscoli. Per le cure dei dolori e delle manifestazioni artritiche esiste anche una ricca tradizione popolare, basata sull'uso di preparati vegetali. Anche se l'attuale terapia farmacologica fornisce mezzi ben più potenti e sicuri, la conoscenza di queste forme di medicina popolare può essere sempre utile per casi di emergenza o di intolleranza ai farmaci.
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