Una cura di bellezza che tonifica e rinforza i muscoli e favorisce lo sviluppo armonioso del corpo.
In questi ultimi anni anche in Italia l'attività fisica sta riacquistando sempre più in dignità e importanza. Si è riscoperto il valore del movimento sia come momento formativo ed educativo per il bambino, sia come parte integrante della vita dell'adulto che vuole mantenersi sano e in forma, e sono sempre più numerose le persone che, magari dopo vari anni di inattività, ricominciano ad andare in palestra per tornare a sentirsi "giovani”.
Breve storia della danza moderna - La danza moderna è nata agli inizi del nostro secolo dall'esigenza di liberarsi dal rigido formalismo della danza classica, dando spazio alla creatività e all'espressività individuali. La nascita di questa nuova disciplina deve molto alla coraggiosa opera di Isadora Duncan, la famosa ballerina americana che nel 1899 per la prima volta osò presentarsi in palcoscenico scalza e vestita soltanto di pochi veli.
Come spesso accade, anche in questo rinnovato interesse per lo sport l’America ci ha preceduti e molte attività che stanno riscuotendo un largo successo si può dire che siano state importate da oltre oceano. Dopo il boom dello jogging c'è stato il boom della danza moderna che sta avendo cosi ampi consensi per l'influenza della moda, ma anche per il fatto che si sta diffondendo sempre più un'autentica cultura del movimento che, ci auguriamo, porterà sempre più persone alla consapevolezza di quanto sia importante la pratica di un'attività fisica per vivere pienamente la propria vita e sentirsi in armonia con lo spirito.
Questa iniziativa era destinata a scuotere dalle fondamenta l'antica concezione della danza classica. Il messaggio della Duncan, infatti, andava molto al di là del suo atteggiamento anticonformista, era in realtà soprattutto un discorso nuovo che rivendicava la spontaneità del movimento, l'espressività della danza che si era persa nella rigorosa tecnicizzazione della danza accademica.
Nata dunque come rifiuto del formalismo, la danza moderna subì in seguito un'ulteriore trasformazione. Come spesso accade, dopo una rivoluzione che sovverte totalmente i valori del passato, si sente l’esigenza di recuperare la parte buona delle antiche tradizioni; così per la danza moderna, esaurita la fase di negazione totale, negli anni '50 ci si rese conto che la tecnica della danza classica poteva essere molto utile per raggiungere un modo completo di danzare sia pure secondo i canoni moderni.
In seguito la danza moderna si è ulteriormente evoluta, sperimentando altri modi espressivi e derivando elementi da esperienze diverse, al punto che oggi è difficile darle una sua propria fisionomia in quanto vi si ritrovano fusi armoniosamente elementi diversi, dai canoni stilistici del balletto classico ai movimenti della jazz dance di stampo americano.
Il valore della danza moderna dal punto di vista psicofìsico - Molti insegnanti sono concordi nel dire che per potere diventare ballerini professionisti non si può incominciare dalla danza moderna, ma è indispensabile avere prima studiato la classica per alcuni anni. Molte delle posizioni che si devono assumere per soddisfare ai canoni estetici della danza non sono assolutamente naturali e per potere raggiungere la perfezione stilistica è necessario avere una conformazione scheletrica e muscolare particolare. Ad esempio le posizioni dei piedi e delle gambe esigono una "apertura" delle anche e una mobilità della caviglia che è difficile acquisire dopo che si è concluso il periodo dell'accrescimento corporeo. Dopo i 18-20 anni, insomma, il corpo non si adatta più con facilità ad assumere atteggiamenti nuovi e perciò è molto improbabile che chi incomincia l’attività dopo questa età possa raggiungere la perfezione stilistica richiesta dal professionismo. La grande diffusione che la danza moderna sta avendo oggigiorno non è, però, dovuta alla nascita di ambizioni particolari o di grandi sogni di gloria da parte del vasto pubblico.
Una delle motivazioni che ha spinto un così grande numero di persone verso la danza moderna consiste nel fatto che questa attività consente loro di mantenersi in forma in modo piacevole e divertente. I movimenti della danza comportano, infatti, numerosi benefici per l'organismo: si rinforzano i muscoli, si attiva la circolazione del sangue e si rendono più sciolte le articolazioni.
La danza è anche un'ottima cura di bellezza in quanto tonifica il corpo e aiuta a ridurre gli eventuali depositi di grasso, soprattutto nelle regioni delle natiche e delle cosce.
Inoltre chi fa danza si abitua ad assumere un portamento corretto e, aiutato in questo dall'uso costante dello specchio, impara a correggere i suoi eventuali difetti posturali come, per esempio, l'abitudine a tenere il busto curvo in avanti o la testa incassata nelle spalle. Oltre a favorire uno sviluppo simmetrico e armonioso del corpo, la danza migliora la coordinazione dei movimenti ed educa alla conoscenza e alla padronanza del proprio corpo.
I benefici che derivano dalla pratica della danza, però, non sono soltanto sul piano prettamente fisico, ma anche su quello psichico: la sensazione di riappropriarsi del proprio corpo, il piacere di muoversi con scioltezza al ritmo di una musica sono alcuni dei fattori che rendono l'ora di danza un momento liberatorio dalle inibizioni e dagli stress, un momento in cui si recupera la parte istintiva che vive ancora dentro di noi, seppure soffocata dalle continue limitazioni della routine quotidiana.
Un'ora di lezione
Chi studia danza da non professionista di solito segue due lezioni alla settimana di 60 minuti ciascuna. Ogni lezione è suddivisa in tre fasi: la prima, di 25-30 minuti, alla sbarra, la seconda, di circa 15 minuti, "al centro", e la terza, di 15-20 minuti, in movimento. Il lavoro alla sbarra serve per l'impostazione tecnica della parte inferiore del corpo: piedi, gambe e bacino. Innanzitutto è necessario assumere una giusta posizione di partenza che è la base per potere poi eseguire correttamente tutti gli esercizi, soprattutto perché consente di mantenere l'equilibrio del corpo. Le varie parti del corpo devono essere perfettamente allineate e in particolare il bacino deve essere mantenuto in leggera retroversione con una costante contrazione dei muscoli addominali e dei glutei. Gli esercizi, essendo eseguiti con una mano in appoggio alla sbarra, consentono di non avere problemi di equilibrio e quindi di potere porre tutta l'attenzione sulla corretta esecuzione dei movimenti. Con gli esercizi "al centro", che comprendono sia esercizi a terra che movimenti eseguiti dalla stazione eretta, vengono migliorate soprattutto le capacità di forza, di estensibilità muscolare e di mobilità articolare, con particolare riferimento alla flessibilità della colonna vertebrale. In questa fase, inoltre, vengono fatti anche esercizi di "isolation", che consistono nell'isolare e muovere singolarmente le varie zone del corpo. Questo lavoro educa all'indipendenza segmentaria, cioè abitua a sentire e riconoscere le varie parti del corpo, insegna a conoscerne tutte le possibilità di movimento in modo da valorizzare tutte le proprie potenzialità espressive.
Nella terza fase, attraverso combinazioni di passi e di movimenti di tutto il corpo, si mette in pratica e si collega tutto ciò che è stato studiato analiticamente nelle due fasi precedenti. In altre parole si passa dalla tecnica della danza alla danza ballata.
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