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La cellulite


I fattori in grado di provocare la comparsa di manifestazioni di cellulite sono piuttosto vari: alterazioni a carico del fegato, disturbi di tipo endocrino, errata alimentazione con un carico eccessivo di carboidrati e grassi, vita sedentaria, l'uso di calze e collant in nylon, che bloccano il normale scambio di ossigeno a livello della cute. L'insieme di queste cause provoca un aumento dell'essudazione di plasma, dai vasi linfatici e anche sanguigni, con formazione di un accumulo di rifiuti cellulari che porta alla comparsa di una degenerazione fibrosa del collageno, un particolare tessuto che garantisce l'elasticità del tessuto sottocutaneo.
Successivamente si ha la formazione di nodosità e placche, che possono portare alla comparsa di dolori anche violenti, a causa della pressione esercitata sulle terminazioni del tessuto nervoso.

I vari tipi di cellulite - In relazione alle caratteristiche delle formazioni sottocutanee, possiamo distinguere differenti tipi di cellulite.
Cellulite flaccida: è quella che presenta le maggiori deformazioni della figura ed è caratterizzata da una grande mobilità della massa cellulitica che presenta una scarsa consistenza (le dita possono penetrare come "un coltello nel burro"). Il profilo della silhouette si modifica a seconda che la persona sia sdraiata, seduta o in piedi.
Cellulite dura: a un primo esame la figura non rivela alterazioni, ma la palpazione dimostra la presenza di regioni cutanee estremamente indurite, prive di qualsiasi mobilità. La pelle appare spesso secca, rugosa, con un tessuto molto fine e numerose striature.
Cellulite intermedia: rappresenta il passaggio fra le due forme descritte prima: si può così osservare una cellulite dura nelle cosce e una flaccida sull'addome.

Segni caratteristici - Qualsiasi tipo di cellulite è contraddistinta da sintomi che sono comuni per tutte le celluliti ed è legato al tipo di alterazione che questa forma provoca a livello circolatorio, cutaneo e muscolare. Si hanno così crampi, provocati dalla compressione dei nervi e dalla scarsa circolazione sanguigna, intorpidimento, piedi freddi (sempre in relazione alla cattiva ossigenazione e circolazione), colorito della pelle rossastro o violaceo, spesso marcato da numerosi punti bianchi, ecchimosi.
Zone particolarmente colpite dalla cellulite sono le anche e i glutei (formazione di deformazioni del tipo "pantaloni da cavallerizzo"), le cosce (comparsa di cuscinetti), le ginocchia (con comparsa di rigonfiamenti lungo il bordo superiore del ginocchio), le caviglie (rigonfie e dolenti), le braccia e le spalle.

Terapia dietetica - Nonostante il problema della cellulite non sia risolvibile con la sola dieta, per quanto ipocalorica sia, rappresenta comunque un contributo indispensabile per liberarsi da questo assillante e antiestetico problema. La cellulite, infatti, poichè insorge di solito in un organismo intossicato e affetto da cattiva circolazione, va combattuta anche con un regime alimentare che lo aiuti a eliminare le scorie e a migliorare lo stato del sistema circolatorio. Ecco perchè anche in questo caso nella dieta devono essere costantemente presenti ortaggi in prevalenza crudi e frutta di stagione; per quanto riguarda le quantità degli alimenti le limitazioni vanno apportate solo se si tratta di cellulite con sovrappeso (che è comunque la maggioranza dei casi).

Le altre terapie - Cellulite con sovrappeso. Nei casi in cui la massa cellulitica è uniformemente disposta fra cosce e regione glutea, la terapia si basa su vari mezzi: dimagrante (prevalentemente dietetica), massaggi eseguiti con l'ausilio di creme disidratanti, frizioni e applicazioni locali di succo di ortica, bagni diretti a migliorare la circolazione locale del sangue.
Per ottenere un effetto ancora più marcato, i preparati dimagranti possono essere somministrati anche mediante ionoforesi  in modo da raggiungere più rapidamente e direttamente la zona cellulitica.
Nei casi di cellulite con configurazione del tipo "pantaloni da cavallerizzo" è invece soprattutto indicata l'iniezione di sostanze enzimatiche nella zona colpita (mesoterapia). A tale scopo si usano aghi della lunghezza di circa dieci centimetri, da sostituire ogni volta così da evitare il dolore causato dalle iniezioni ripetute e dalle reazioni cutanee. Le infiltrazioni vanno eseguite a ventaglio su tutta la zona cellulitica. La reazione del farmaco dura circa una settimana.
Durante questo periodo la cura va completata con preparati antinfiammatori, diuretici. Due giorni dopo l'infiltrazione, si riprenderanno i bagni e le applicazioni delle creme disidratanti, per eliminare i residui cellulari del tessuto cellulitico distrutto.
Trascorsa una settimana, si riprende l'infiltrazione.
Prima di ognuna di queste applicazioni si deve misurare la circonferenza delle cosce che di solito dopo il trattamento si riduce notevolmente.
Cellulite senza sovrappeso. Sono casi relativamente rari.
Anche in questo caso si faranno massaggi con creme disidratanti o dissolventi e si procederà, più che nei casi precedenti, all'esecuzione di esercizi sportivi, che permettano soprattutto la mobilizzazione dei muscoli delle gambe, delle braccia e del dorso, in modo da facilitare la circolazione sanguigna.
Particolarmente importanti sono anche gli esercizi respiratori che mirano a un duplice scopo: migliorare l'ossigenazione dell'organismo e rilassare le condizioni fisiche e psichiche della persona.

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