Il passaggio dall'inverno alla primavera implica per il nostro organismo un notevole "sovraccarico" di lavoro.
Quando sopraggiunge la stagione primaverile infatti, l'equilibrio raggiunto dal nostro corpo durante l'inverno viene bruscamente alterato. Il variare della temperatura, il prolungarsi della luce diurna, il miglioramento delle condizioni atmosferiche, il modificarsi dei bioritmi del nostro organismo (intimamente connessi ai grandi ritmi della natura) aumentano la necessità di movimento dell'organismo, i processi di trasformazione a livello dei tessuti e degli organi, l'attività dei vari organi ecc. Come conseguenza di questo insieme di trasformazioni abbiamo tutta una serie di fenomeni che riguardano vari sistemi organici:
1) Sistema cardiocircolatorio: passa dalla fase di "rallentamento" dell'inverno, a una di "massima attività", perchè deve affrontare il nuovo dinamismo dell'organismo, facendo circolare una maggiore quantità di sangue che apporta ossigeno ai vari tessuti.
2) Sistema muscolare: è un po il grande protagonista del "risveglio" primaverile. Infatti, con il sopravvenire della primavera, aumentano enormemente i singoli movimenti dei vari settori corporei, iniziano attività sportive, crescono le possibilità di viaggi ecc. Questo maggiore impegno del sistema muscolare causa poi una serie di conseguenze anche a livello di organi e tessuti e costringe il corpo a una serie di tensioni e di sforzi che possono anche influenzare le nostre condizioni generali.
3) Sistema osteoarticolare (ossa, articolazioni): presenta, seppur in grado minore, le stesse caratteristiche del sistema muscolare. La primavera può, perciò, associarsi alla comparsa di manifestazioni dolorose che hanno soltanto il significato di un adattamento a una nuova situazione.
4) Sistema respiratorio: è impegnato allo stesso livello di quello cardiovascolare, perchè deve fornire una maggiore quantità di ossigeno e aumenta quindi i suoi movimenti respiratori (frequenza).
5) Sistema gastrointestinale: deve aumentare l'eliminazione di sostanze tossiche e modificare la propria attività per digerire e assimilare alimenti diversi da quelli usati durante l'inverno.
6) Reni: sono impegnati nel processo di "disintossicazione" primaverile utilizzato dall'organismo per "smaltire" le sostanze dannose che si sono andate accumulando durante la stagione invernale.
7) Sistema endocrino: comprende le ghiandole endocrine (tiroide, ipofisi, surreni, ghiandole sessuali ecc.) che presentano un'attività più accentuata dovendo fronteggiare i maggiori impegni dell'organismo.
8) Sistema nervoso: come regolatore generale dell'intera attività organica viene coinvolto in modo marcato nelle trasformazioni provocate dal passaggio di stagione, con un aumento di disturbi di vario genere (emicranie, malesseri generali, insonnia, alterazione del ritmo cardiaco ecc.).
Si possono fronteggiare, o addirittura eliminare, questi disturbi legati all'avvento della primavera?
Si. La risposta è positiva perchè la medicina e la dietetica hanno oggi potuto rilevare il meccanismo con cui si manifestano questi disturbi e indicare i mezzi per prevenirli. La prevenzione delle varie forme di intossicazione e di alterazioni primaverili si basa essenzialmente su due metodi: a) fisico (ginnastica, esercizi sportivi ecc.); b) dietetico- alimentare.
E' proprio in questo periodo che tutti gli individui che hanno mantenuto un tenore di vita strettamente sedentario dovrebbero iniziare una serie di esercizi ginnastici (anche di ginnastica respiratoria) da effettuarsi sia a casa che in palestra. La ginnastica dovrebbe comprendere movimenti di flessione, estensione, uso della cyclette o del vogatore. Molto utili anche gli esercizi di ginnastica respiratoria in cui determinati movimenti fisici (torsione del busto, movimenti di flessione-estensione delle braccia e delle gambe) si associano a movimenti respiratori profondi e ritmati (pause di circa cinque secondi fra inspirazione ed espirazione).
Successivamente, si potrà passare allesecuzione di vari sport da effettuare fuori casa: jogging, bicicletta, marcia, che, inizialmente, non devono superare la durata di trenta minuti. E' importante che l'organismo non sia mai sottoposto a sforzi: i vari movimenti devono essere effettuati con grande scioltezza e dolcezza, così da non impegnare troppo duramente il sistema cardiocircolatorio e respiratorio.
Il raggiungimento di una "forma" perfetta sarà poi garantito dall'osservanza di diete depurative e disintossicanti per agevolare l'attività dei vari organi e tessuti durante il ricambio primaverile.
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