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Visualizzazione dei post da marzo, 2017

I biscotti

La grande varietà disponibile sul mercato contribuisce notevolmente alla sempre maggiore diffusione di questi prodotti di gusto gradevole e ricchi di principi nutritivi. I dolci secchi, cioè quelli a scarso tenore di umidità, rappresentano una importante categoria dei prodotti da forno , che comprende pane affettato e tostato (fette biscottate, zwieback ), biscotti freschi a breve conservazione, biscotti secchi e biscotti con pasta di mandorle (amaretti). Fette biscottate - Si tratta di prodotti largamente diffusi e consumati in alternativa al pane soprattutto nella prima colazione. Si ottengono da un impasto di farina di grano tenero tipo 00, dolcificato con destrosio, arricchito di malto e condito con olii vegetali, sottoposto a doppia cottura per ridurre il contenuto di umidità ed ottenere un prodotto molto croccante. Il processo di doppia cottura è di notevole importanza nutrizionale in quanto l'amido presente nella farina risulta predigerito , Cioè ridotto a dest

I disturbi intestinali nei bambini

Spesso provocano sintomi assai differenti ed è difficile riconoscerli: è quindi indispensabile consultare il medico. I disturbi intestinali nei bambini rappresentano, probabilmente, una delle più frequenti cause di preoccupazione per i genitori sia per la diversità presentata dai sintomi sia per la gravità che talvolta può assumere questo tipo di turbe. Infatti, i disturbi intestinali, possono provocare dal pianto ostinato, al dolore medio-acuto o acutissimo: possono cronicizzarsi causando un progressivo indebolimento organico, che diviene, a sua volta, causa di altre malattie, soprattutto infettive. Per questo motivo i genitori sono sempre particolarmente preoccupati di fronte a qualsiasi genere di manifestazione intestinale che desta sempre l'incubo, mai sopito, di una peritonite con gravi conseguenze. Anzitutto, il quadro dei disturbi intestinali varia notevolmente in rapporto all'età . Vedremo quindi i sintomi della primissima infanzia e dei periodi successivi.

I prodotti dolciari già pronti

Solo un loro consumo razionale ed occasionale è compatibile con una corretta alimentazione. Le origini dell'arte dolciaria si perdono nella notte dei tempi: fin dalla sua comparsa sulla terra infatti l'uomo cercò di soddisfare l'istintivo bisogno di alimenti dolci, ricorrendo a bacche selvatiche e soprattutto al miele.  I suoi gusti in seguito si raffinarono e dalla fabbricazione del pane condito con miele, fichi, datteri e noci nacque la prima produzione di dolci veri e propri tanto apprezzati nell'antica Roma da meritare l'appellativo di "cibo degli dei"! Inizialmente però la rarità dei prodotti naturali ad elevata concentrazione zuccherina li rendeva troppo preziosi per essere introdotti quotidianamente nella razione alimentare; fu così che nell'antichità il consumo di alimenti dolci, limitato a pochi, rappresentava una forma di affermazione sociale, uno "status symbol" delle classi ricche. La possibilità di soddisfare il desid

Le erbe per curare gengive infiammate mal di denti e alitosi

Molti vegetali, sotto forma di infuso, di decotto o anche di semplice succo, costituiscono un mezzo efficace per curare gengive infiammate mal di denti e alitosi. Decotto di biancospino Fate prendere l'ebollizione a 100 grammi di acqua, unitevi 2 grammi di frutti secchi di biancospino e fate bollire per 15 minuti. Per curare le gengive infiammate fate sciacqui e gargarismi. Infuso di basilico Fate prendere l'ebollizione a 100 grammi di acqua, unitevi 6 grammi di foglie o di sommità fiorite secche di basilico e lasciate in infusione per 15-20 minuti, quindi filtrate con un colino. Per purificare l'alito fate sciacqui e gargarismi più volte al giorno. Tintura di cannella Fate macerare per 8 giorni 20 grammi di corteccia secca di cannella in 100 grammi di alcol di 70°. A gocce, in un bicchiere d'acqua, fate sciacqui più volte al giorno per le gengive infiammate. Cataria Per attenuare il mal di denti masticate delle foglie fresche di cataria. Questa particola

Il nostro corpo dopo l'inverno

La stagione primaverile influisce in modo notevole su alcune parti del nostro corpo che vanno seguite con attenzione. La cronobiologia: una scienza moderna di origini antiche - La scienza più avanzata ha scoperto (o, più esattamente, riscoperto) quello che gli antichi già sostenevano, anche se soltanto intuitivamente: l'influenza esercitata dal succedersi delle stagioni sul nostro organismo. Oggi, dati scientifici inoppugnabili provano senza alcun dubbio che l'alternarsi del giorno e della notte , così come quello delle stagioni e il mutare delle condizioni meteorologiche , agiscono direttamente su singoli organi o tessuti, accelerandone o inibendone l'attività. Si sono così potuti sviluppare metodi preventivi che aiutano nella lotta contro talune malattie: per esempio, è noto che il variare repentino di condizioni meteorologiche come quelle legate al sopravvenire di violente tempeste, influiscono sull'incidenza dell'infarto miocardico o degli sbalzi d

La carie

La carie è conosciuta sin dall' antichità, è la malattia forse più diffusa eppure la sua vera causa è ancora controversa. La carie costituisce un processo patologico, di natura esterna all'organismo, localizzato, che causa il rammollimento dei materiali duri del dente con conseguente formazione di cavità. La carie può avere conseguenze anche molto gravi per un complesso di fattori sia perché, alterando e modificando la masticazione, disturba l'alimentazione in generale, sia perché può causare processi morbosi di tipo diffusivo. Le origini di questa malattia si perdono nella notte dei tempi: crani con denti in cui erano presenti processi tipici della carie risalgono addirittura a 10.000-6.000 anni prima di Cristo. Un'ulteriore diffusione si registrò con il passaggio dalla pastorizia all'agricoltura e quindi con la comparsa di strutture abitative stabili e la possibilità di un'alimentazione più ricca e molto più variata. Come si forma la carie? È ancora

I dolcificanti alternativi

Appartengono alla  categoria di dolcificanti alternativi   sia i dolcificanti di origine naturale sia quelli artificiali. Con questa denominazione si indicano diverse sostanze con potere dolcificante quali zuccheri, polialcol, aminoacidi di origine naturale ed altre sostanze di natura artificiale. Il dolcificante per eccellenza , ampiamente sfruttato dall'industria alimentare per le peculiari caratteristiche, è lo zucchero alimentare o saccarosio. Il saccarosio è ed è sempre stato largamente utilizzato nelle preparazioni alimentari; tuttavia negli ultimi anni sono state evidenziate relazioni tra l'eccessiva assunzione di tale zucchero e l'insorgere di malattie cardiovascolari (arteriosclerosi) o il manifestarsi di stati patologici (diabete) che ne rendono sconsigliabile il consumo specialmente a coloro che soffrono di diabete o a coloro che seguono diete ipocaloriche o dimagranti, come pure ai bambini per le proprietà cariogene ad esso attribuite. Non

Erbe per stimolare l'appetito

Nella cura di molte forme di anoressia si sono rivelati utili alcuni infusi, decotti e tinture a base di erbe ricostituenti e che stimolano l'appetito. Infuso di achillea moscata Unite a 100 grammi di acqua bollente 3 grammi di foglie e sommità fiorite secche di achillea moscata e lasciate in infusione per 15-20 minuti, quindi filtrate. Per stimolare l'appetito bevetene 2 tazzine al giorno prima dei pasti. Tintura vinosa di artemisia Fate macerare per 10 giorni 2 grammi di sommità fiorite secche di artemisia in 100 grammi di vino bianco o rosso. Per stimolare l'appetito bevetene 1 bicchierino prima dei pasti Tintura di assenzio Fate macerare per 5 giorni 20 grammi di sommità fiorite o foglie secche in 100 grammi di alcol di 60°. Per stimolare l'appetito prendetene 1 cucchiaino sciolto in acqua o su una zolletta di zucchero prima dei pasti. Vino di calamo aromatico Fate macerare per 10 giorni 50-100 grammi di rizoma secco contuso di calamo

Il miele per la bellezza

Pochi sanno che il miele è uno dei componenti essenziali di molti prodotti cosmetici per le sue qualità idratanti, decongestionanti e toniche. Maschera per l'acne 1 cucchiaio di miele,1 cucchiaio di purè di pesche cotte. Amalgamate bene gli ingredienti e spalmate la maschera sul viso precedentemente lavato con acqua calda. Dopo quindici minuti, sciacquate con acqua tiepida e poi fredda. Lozione idratante 2 cucchiai di miele 2 cucchiai di latte magro. Unite gli ingredienti in una casseruola e fateli intiepidire. Massaggiatevi dolcemente la faccia e il collo con la lozione e quindi sciacquate con acqua tiepida. Maschera di solo miele Intingete le dita nel miele e spalmatelo sul viso e sul collo precedentemente puliti, con movimento circolatorio verso l'alto. Quindi picchiettate la faccia con la punta delle dita, come se scriveste a macchina, finché non riuscirete quasi a staccarle dalla pelle. Lasciate riposare per venti minuti, quindi sciacquate con acq

La pappa reale

Questa preziosissima sostanza costituisce un alimento-medicamento ancora in parte sconosciuto. Dalle prime osservazioni dei naturalisti alle recenti ricerche cliniche sulla gelatina o pappa reale sono passati circa tre secoli, eppure possiamo affermare che non conosciamo ancora tutto su questo alimento-medicamento. La pappa reale è la secrezione di particolari ghiandole delle giovani api nutrici: essa viene prodotta per alimentare l'ape regina, differenziandola così dall'ape operaia sia per il ciclo di sviluppo (di 16 e 22 giorni rispettivamente) sia per il periodo di attività (di 40-60 giorni e di 3-4 anni rispettivamente). L'ape regina inoltre è capace di deporre migliaia di uova in un solo giorno e per più giorni di seguito. Si pensi inoltre al potenziale energetico per la crescita che la pappa reale fornisce alla larva reale, il cui peso aumenta di 1000 volte dopo i primi tre giorni e di 1800 volte dopo otto giorni. La gelatina reale è una pasta semifluida di

Il miele

È tra i primi cibi naturali di cui l'uomo si è nutrito: ora se ne stanno riscoprendo i moltissimi pregi dietetici e terapeutici. Il miele per millenni Ha rappresentato l'unico alimento dolcificante; certamente l'uomo preistorico ne scoprì il valore nutritivo, imparando ad utilizzare la misteriosa sostanza prodotta dalle api per la propria alimentazione. Reperti fossili dell'epoca preistorica testimoniano infatti che le api e quindi il miele da esse prodotto erano già noti millenni fa. Apprezzato più tardi anche dagli Egizi, non rappresentava solo un alimento energetico, ma un miracoloso composto utilizzato per conservare a lungo le mummie; pare infatti che la cera d'api da esso ricavata, opportunamente fluidificata, servisse come rivestimento protettivo del corpo. I Romani impiegavano il miele in numerose preparazioni culinarie; era ingrediente fondamentale delle "ova mellita", frittatine gustose, dei "savillum" piatti a base di farina, fo

Infusi per attenuare febbre insonnia e inappetenza

Gli infusi e i decotti vegetali per attenuare in modo naturale la febbre, per stimolare l'appetito e per combattere l'insonnia. Infuso di arancio amaro o dolce Versate 100 grammi di acqua in ebollizione su 2 grammi di fiori secchi di arancio amaro o dolce; mescolate, coprite e lasciate riposare per 10 minuti. Filtrate poi con un colino fitto raccogliendo l'infuso in una tazza. Per combattere l'insonnia e l'eccitazione nervosa bevetene una tazzina o una tazza (secondo l'intensità del disturbo) prima di andare a letto. L'infuso è particolarmente indicato per i bambini. Infuso di camomilla all'arancia Versate 100 grammi di acqua in ebollizione su 4 grammi di fiori secchi di camomilla; mescolate, coprite e lasciate riposare per 10 minuti, quindi filtrate con un colino fitto e aggiungete un cucchiaino di succo d'arancia. Per l'insonnia e l'eccitazione nervosa bevetene una tazza due o tre volte al giorno. Diminuite la dose se som